Cresce la domanda di Efficienza Energetica nelle imprese grazie al Piano Industria 4.0.
Sono stati oltre 7 miliardi di euro gli investimenti registrati nel 2018 per gli interventi di efficienza energetica delle imprese. dove almeno un terzo è rappresentato dal comparto industriale. Fa bene la pubblica amministrazione che registra l’incremento annuo più alto.
A dirlo è l’Energy Efficiency Report 2019, elaborato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, che ha evidenziato nel corso dell’ultimo anno una crescita della domanda di efficienza energetica nel settore industriale. Crescita che si deve principalmente agli effetti, anche a lungo termine, del Piano Industria 4.0.
Andiamo a leggere i numeri. L’ammontare complessivo degli investimenti per l’efficienza energetica per il 2018 è di circa 7,1 miliardi di euro, con una percentuale di crescita del 6,3% rispetto all’anno precedente.
In testa alla classifica troviamo il settore casa e costruzioni (65%), seguito dal comparto industriale (33%) e dalla Pubblica Amministrazione. Settore che se è vero che pesa per appena il 2% degli investimenti, registra però l’incremento maggiore anno su anno (+12%). Come si legge dai numeri, almeno un terzo di questi investimenti è rappresentato dal settore industriale con 2,3 miliardi circa, settore più attento al tema, anche a causa del fatto che le nostre imprese industriali sostengono costi per l’energia molto più alti rispetto ai loro competitors europei.
È interessante leggere nell’Energy Efficiency Report 2019 quali sono le soluzioni per l’efficienza energetica adottate dalle industrie.
La maggior parte delle soluzioni riguarda sistemi di combustione efficiente e cogenerazione ma è interessante anche l’incremento dell’efficientamento energetico del sistema produttivo (+50%), con la crescita di investimenti più innovativi come quelli per i Sistemi di Gestione dell’Energia, che utilizzano principalmente tecnologia IoT, che registrano un + 28% rispetto all’anno precedente.
A limitare gli investimenti da parte delle imprese, secondo il report, intervengono l’incertezza del quadro normativo (vedi il cosiddetto Decreto Energivori, che diminuendo i costi dell’energia disincentivano gli interventi in efficienza) e gli eccessivi tempi di ritorno dell’investimento, sia per le grandi imprese che per le PMI.
Tant’è vero che la prospettiva che viene fuori dallo studio rispetto al quadro futuro non è incoraggiante. Le aziende che pensano di aumentare gli investimenti sono diminuite (dal 56% del 2017 al 31%), mentre sono in aumento sia quelle che prevedono un calo (dal 5 all’11%) sia chi non prevede particolari cambiamenti (dal 31 al 56%). Degno di nota è anche un altro dato: la grande maggioranza degli operatori industriali (tre quarti degli investimenti totali) preferisce fare da sé e gestire internamente gli interventi, evitando di ricorrere a soggetti esterni come le Esco.
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